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  • Immagine del redattore: valerio centi
    valerio centi
  • 13 dic 2022
  • Tempo di lettura: 6 min

La Regina dell'inverno

(Pesca da terra mese di dicembre '22)

...buona lettura...


Per tutto l’inverno, con maggior concentrazione nei mesi da dicembre a marzo, le spigole, si avvicinano alla riva quindi a tiro di canna per la riproduzione. In questo periodo di frega si cibano più freneticamente per recuperare il peso e le energie spese durante il periodo di accoppiamento e per accumulare riserve energetiche che si trasformeranno poi in uova. In questo periodo nonostante le spigole sono meno ‘attente’, con i freni inibitori fortemente diminuiti e pertanto molto più facili da ingannare, bisogna seguire delle regole fisse senza lasciare niente al caso per avere ragione sulla loro cattura.


Conosciamola da vicino


Spigola e/o branzino, il nome "branzino" sembra derivare dal veneto frongina caghina (chela) o da branchie (il pesce dalle branchie in vista), mentre il nome "spigola" deriva da "spiga" riferendosi alle punte dei raggi delle pinne dorsali. La spigola ha un corpo piuttosto affusolato, la testa è allungata (da 5 a 6 volte il diametro dell'occhio) ed è caratteristica per avere la fronte dritta. La bocca è grande, può allungarsi leggermente a tubo quando aperta, e raggiunge l'occhio. A differenza di tutte le altre specie che appartengono alla famiglia Serranidae (come cernia bruna, dotto) hanno due pinne dorsali invece di una, separate da uno spazio; la prima dorsale è formata da 8-10 raggi spinosi, la seconda da 12-13 raggi molli. Ha una linea laterale molto evidente e sull'opercolo sono presenti due grosse spine rivolte in avanti. I giovanili fino ai 10–15 cm di lunghezza hanno i fianchi punteggiati di scuro, caratteristica non presente nell'adulto (a differenza nell'affine spigola maculata). Può raggiungere pesi ragguardevoli fino a 12 chilogrammi, la deposizione delle uova avviene in inverno e la riproduzione avviene in gruppi, una volta all’anno per ogni individuo. Le uova sono pelagiche e galleggiano grazie a una goccia d’olio. La maturità sessuale avviene nell’età tra i 2 e 4 anni nel Mediterraneo e tra 4 e 7 anni (maschi) o tra 5 e 8 anni (femmine) nell’Atlantico temperato freddo. Le uova schiudono all’incirca in tre giorni e lo sviluppo larvale dura circa 40 giorni. È una specie strettamente costiera (occasionalmente può trovarsi fino a un centinaio di metri di profondità) che popola ambienti di ogni tipo nei pressi della riva, sia con fondali duri che sabbiosi. Essendo molto eurialina penetra regolarmente, soprattutto in estate, nelle acque salmastre di lagune e foci e può raggiungere non di rado le acque completamente dolci, mentre i giovani esemplari stazionano prevalentemente in acque salmastre. A seconda dell’habitat in cui vive, può assumere tonalità più scure o più chiare come pure dei riflessi giallastri o verdastri, più evidenti nelle pinne.

La spigola è un pesce che predilige le acque salmastre e che rimonta le acque dolci dei fiumi. E’ un pesce robusto, in grado di adattarsi anche alle acque mediamente inquinate, tanto da colonizzare, senza problemi, tutte le zone portuali. Da giovane, è specie spiccatamente gregaria, mentre da adulta caccia prevalentemente da sola o in coppia. Nelle acque costiere, si spinge anche in pochissima profondità, specialmente se il moto ondoso piuttosto consistente ne facilita l’azione di caccia ai piccoli pesci, ai crostacei, agli anellidi, ai molluschi di cui si nutre. Frequenta le zone sabbiose come pure quelle rocciose dove, talvolta, trova rifugio nelle spaccature che condivide con i cefali ed i saraghi. Frequenta abitualmente tutti i manufatti ed è facile incontrarla anche su tutti i relitti posti sui fondali di pochi metri.

La spigola si riproduce nei mesi invernali, da Gennaio a Marzo, a seconda delle condizioni climatiche. In tale periodo, è frequente l’incontro con le grosse femmine cariche di uova “corteggiate” da branchetti di maschi, più piccoli, che le nuotano attorno. Le uova sono galleggianti e gli stadi larvali e giovanili si trovano alla deriva in mezzo al plancton, nei mesi successivi.

Può misurare fino ad un metro di lunghezza, per un peso massimo di 12 chili. Raramente, in ogni caso, vengono catturati esemplari che superino i 6-7 chili. E’ presente in tutto il Mediterraneo, in tutti gli ambienti. Nonostante sia un predatore che ama predare nelle onde e a ridosso di correntoni la spigola non è un grande combattente, pertanto può essere pescata con attrezzatura anche leggera sempre adeguata alle condizioni di mare e quindi di piombo, senza che questo ne pregiudichi la cattura.


Occhio all’abbassamento di pressione


Tentare la cattura di spigole significa il più delle volte imbattersi in condizioni meteomarine avverse, questi pesci sono molto sensibili all’abbassamento della pressione atmosferica, sinonimo di perturbazione e cambio di tempo. La pressione atmosferica non è altro che una misura del peso di tutta l'aria che si trova sopra la nostra testa; in particolare la pressione atmosferica, come è definita in meteorologia, indica il peso della colonna d'aria che sovrasta una superficie di 1 metro quadrato. Alta e bassa pressione sono i termini chiave per comprendere a fondo le previsioni meteo. Si tratta di espressioni che indicano il comportamento di masse d’aria che, a seconda di parametri come temperatura e umidità, tendono a “salire” o a “scendere” nell’atmosfera, determinando il bel tempo oppure no. Quando sentiamo le previsioni del meteo, si parla di alta pressione o area anticiclonica. Questa situazione di alta pressione è associata solitamente al bel tempo. Perché in questo caso l'aria è più densa e tende quindi a spostarsi dall’alto verso il basso. Lo “schiacciamento” dell’aria verso il suolo causa una divergenza delle correnti che tendono a disperdere le nubi. Per questo motivo all’alta pressione è associato solitamente bel tempo.

Un'area di bassa pressione è detta area ciclonica: in essa l'aria è meno densa e tende quindi a spostarsi verso l'alto, convergendo verso il centro. Salendo l’aria tende a condensarsi, creando nubi e fenomeni temporaleschi. Quindi bassa pressione, o area ciclonica, è associata al cattivo tempo. Questa è una semplificazione, le dinamiche atmosferiche sono ovviamente ben più complesse.

Come molte cose in natura, anche l’atmosfera cerca sempre l’equilibrio e quindi l’aria tende sempre a spostarsi dalle zone di alta a quelle di bassa pressione. Ecco spiegato come nasce il vento!

Le spigole prediligono muoversi e cibarsi con variazioni di pressione, specie dalla alta alla bassa, con l’arrivo di perturbazioni. Quindi muniamoci di giacche antivento, stivali e ombrelli tenda se vogliamo tentare la cattura di questi predatori. Queste condizioni che coincidono il più delle volte con mare formato sono l’ago della bilancia per decidere se scendere in spiaggia o meno. Facciamo però attenzione, la spigola predilige muoversi nelle ore di mare montante o mare in fase di scaduta. Anche la scaduta avanzata rende molto specie utilizzando come esca il vivo. Evitiamo quindi di sfidare il mare in burrasca con correntoni forti e irregolari in quanto restare in pesca diventerà un’impresa troppo ardua e sarà difficile nuotare e cacciare anche per la spigola. In questi casi sarà opportuno optare per tratti di mare più profondi e più riparati.


Quando e dove posizionarsi


La spigola, come abbiamo detto, ha un’accentuata sensibilità ai cambiamenti meteo grazie alla sua spiccata linea laterale. Ama cacciare tra le onde, aiutata dalle acque torbide e dalla turbolenza riesce a sferrare attacchi ai piccoli pesci in balia della corrente. Cerchiamo di far combaciare l’intensità della forza del mare con il momento migliore di attività, quindi se ci troviamo di fronte un mare bello formato optiamo per una spiaggia profonda che degradi più rapidamente in modo da avere a tiro di canna una corrente più ‘smorzata’ che renderà più facile il nuoto nel sotto riva alla spigola ed allo stesso tempo agevolerà la nostra azione di pesca.

Al contrario se ci troviamo in una situazione di mare montante o mare in scaduta, una spiaggia a basso degrado batimetrico sarà quella che potrà regalarci grande sorprese. Non facciamoci scoraggiare della poca profondità, la spigola ama e riesce a cacciare anche in 40 cm d’acqua.


Molto importante e sicuramente decisivo individuare una zona di mare come una buca, un canalone parallelo o perpendicolare alla battigia dove si evidenziano variazioni morfologiche del fondale dove si creano correnti e rigirii di acqua che fanno convergere materiale, detriti e sostanze nutritive che concentreranno maggiormente minutaglia e piccoli pesci e di conseguenza, anche le nostre spigole pronte a sferrare l’attacco. La spigola potrebbe arrivare sulle nostre esche in qualsiasi momento della giornata, da sfruttare i cambi di luce, i periodi a cavallo dei picchi di marea ma la sua attività aumenta in maniera decisa durante le ore notturne. Col calare dell’oscurità infatti si avvicina alla riva in cerca di piccoli pesci, crostacei e cefalopodi, quindi le ore a cavallo tra il tramonto e le prime ore di buio saranno i momenti per tentare il colpaccio. Una situazione questa di frenesia alimentare durante il quale le spigole hanno ancora lo stomaco vuoto e tanta fame!

 
 
 

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